Quindi nel nostro Paese, sui circa 9/10 milioni di ricoveri ospedalieri, sono quasi un milione i pazienti che restano vittima di un errore sanitario ogni anno; tra loro:
6/700 mila pazienti riportano infezioni correlate all’assistenza sanitaria;
6/7 mila pazienti muoiono per cause direttamente riconducibili all’infezione;
3/3,5 mila di questi decessi annui sarebbero astrattamente prevenibili.
Purtroppo, sono solo statistiche in quanto non ci sono dati veramente attendibili sugli errori medico-sanitari.
Queste statistiche, tuttavia, danno conto soltanto dei casi in cui c’è stata una denuncia o una richiesta risarcitoria da parte del paziente o dei suoi congiunti.
Tutte le altre vicende restano nell’ombra, essenzialmente a causa della tradizionale resistenza degli operatori sanitari a segnalare in maniera spontanea gli eventi avversi (molto spesso per timore delle relative ripercussioni) e della mancata denuncia e segnalazione da parte della vittima.
Dunque, il numero effettivo degli errori che si verificano in sanità è di assai ardua identificazione. L’unico dato certo è che gli eventi riportati dalle statistiche sono di gran lunga inferiori rispetto a quelli effettivamente verificatisi.